Arte e francobolli si sposano nel Titano
Come sempre accade quando aggiungo una nuova "vetrina" al mio spazio espositivo, alla stregua di come in un museo s'inaugura un nuovo percorso espositivo, colgo l'occasione per qualche elucubrazione puramente filatelica, fosse mai che qualche lettore della rete, complice la quarantena forzosa del coronavirus, s'appropriasse di questa passione e la facesse sua. L'occasione è questa volta offertami dall'inserimento in collezione delle emissioni di San Marino, galeotta una "cessione amica" che mi ha obbligato a prendere in considerazione tale nuovo percorso dentellato e che, in questi mesi, mi ha visto lavorare nel nuovo allestimento ed in qualche asta, intenta a dare un solido assetto al primo insieme ed a gettar le basi per un proseguo intelligente.
Siccome tra i post più frequentati di questo blog c'è ne uno che parla espressamente del matrimonio, sovente ben riuscito, tra arte e filatelia, ho pensato di tornare sull'argomento, tanti sono gli spunti che in questi mesi ho trovato, nel cercare di dare vita e corpo a questo per me nuovo segmento del mio percorso museale.
- Approfondimento. Vedi anche : "C'è arte ed arte.. dentro e fuori ogni collezione" del 6 luglio 2019.

riproducente tre suoi dipinti: unico artista contemporaneo affiancato ad
artisti come Tintoretto, Botticelli e Guercino. Le tre opere originali sono
esposte e conservate nel Palazzo del Governo di San Marino.
Come ho fatto per tutti gli altri elementi della mia
collezione, prima di tutto ho cercato di dare un'impronta ed uno stile
riconoscibile all'insieme, anche quando differenti provenienze di segmenti
della stessa mostravano periodi con fogli di differenti editori. In modo
particolare, per l'asset più datato, epoca in cui il famoso almanacco che
racconta ogni singola emissione non esisteva ancora. Ho applicato un metodo per
me ormai abituale, quello di editarli utilizzando lo stile più comune, sia nel
metodo che nella grafica, impiegato gli anni successivi dai vari editori
filatelici. Allo stato attuale parto dal 1965 dove, accanto ai fogli Marini
King, ho integrato l'almanacco (originariamente non presente) sino al 1976,
utilizzando lo stile che Marini adotterà per i suoi fogli a partire dall'anno
seguente.
È
proprio in questo certosino lavoro di ricerca su ogni singola emissione che mi
ha sorpreso quanto la piccola Repubblica del Titano sia riuscita a dedicare
all'intreccio tra filatelia ed arte. Se parliamo di contemporaneità, allora
possiamo dire che ha ben funzionato la sinergia con Emilio Greco, un
artista che il grande Pablo Picasso definì "il più grande disegnatore che
abbiamo in Europa". Il rapporto prese forma e concretezza dentellata negli
anni Settanta, più precisamente nel 1974 con la serie "Europa". In
quell'occasione la CEPT, la Conferenza Europea delle amministrazioni delle
Poste e delle Telecomunicazioni, indirizzò la piccola Repubblica a prestare
particolare attenzione alle sculture ed il Titano dedicò i due valori ad un
nudo femminile dell'artista catanese, collocato nei giardini adiacenti alla
Cava dei Balestrieri. Emilio Greco (Catania, 11 ottobre 1913 – Roma, 5 aprile
1995) è stato uno scultore, scrittore e illustratore; grande successo ebbe con il
monumento Pinocchio e la Fatina (1956) per il paese di Collodi, poetico il suo
ciclo delle Grandi bagnanti ed i suoi ritratti di giovani donne. Un tema che
possiamo riscoprire nel progetto "Le virtù civili" che accompagno il
1976 ed il 1977.

L'autore torna sul finire del 1977 quando è chiamato ad
interpretare il Natale. Sono soggetti appositamente realizzati dallo scultore,
che ha sintetizzato ed espresso la Natività in tre distinti soggetti recepiti
nei tre valori: in quello da 170 lire ha rappresentato un angelo che richiama
l'annuncio a Maria della maternità; nel valore da 230 lire ha messo la palma e
l'ulivo "sopra i quali s'illumina sfolgorante una stella" e il valore
da 300 lire mostra una giovanile e moderna e materna Madonna. L'opera di Greco
figurerà anche nel valore da 2.200 lire della serie "Un museo
all'aperto" del 1987.
Ma c'è anche molta sperimentazione tra i colli di San Marino, ricerca volta ad
integrare nuove forme di espressione grafica all'interno della cornice
dentellata. Un ben esempio lo troviamo nel 2015, anno in cui l'artista
statunitense Andy Rementer si cimenta con i tre valori dedicati alla
"rivoluzione della stampa in 3D". Per chi non lo conoscesse,
Rementer è nato nel 1981 e vive e lavora a Philadelphia. È cresciuto in una cittadina
costiera vittoriana, dove una precoce esposizione alle insegne sbiadite dal
sole ha dato origine al suo amore per la tipografia e per i caratteri eseguiti
a mano. Divide il suo tempo fra il disegno, la pittura e la narrazione. Il suo
lavoro colorato e vivace è stato presentato da una nutrita serie di media, che
includono eccellenti collaborazioni: The New York Times, MTV, The New Yorker,
Le Monde, New York Magazine e Creative Review. Ha esposto la sua arte in mostre
personali e collettive in tutta Europa.

In un'intervista apparsa sull'Arte del francobollo è lo
stesso Rementer ad ammettere che il francobollo, oltre che essere fonte di
ispirazione per chi si occupa di illustrazione e grafica, racchiude due degli
elementi a lui preferiti: tipografia e immagine. Lo storytelling, al centro del
lavoro di questo autore, si ritrova nella sequenza dei tre valori della serie
sammarinese, nella quale c'è sicuramente un po' dell'esperienza ironico
narrativa che questo artista ha condensato nella sua serie a fumetti Techno
Tuesday.
Se per un attimo ci concentriamo su questo particolare aspetto artistico, ecco
che San Marino ci regala altre interessanti collaborazioni. Quella con Jacovitti
ed i suoi fantastici personaggi, ad esempio. Lo ritroviamo autore della
serie dedicata al Centenario della morte di Carlo Collodi del 1990 in una
reinterpretazione coloratissima dei principali personaggi di Pinocchio, capace
di riattualizzare una favola eterna, offrendole nuova vita attraverso la
grafica del fumetto. Qualche anno prima, nel 1984, suo era lo stile di un'altra
bella sequenza dentellata rappresentata dai valori postali dedicati a
"scuola e filatelia", binomio espresso da una serie di personaggi che
volevano interpretare le materie dell'iter scolastico rivoluzionandone l'essenza.
La caratteristica forma anatomica dei piccoli personaggi ai quali ha dato vita
sulla carta, la loro espressione a volte gioiosa, a volte grottesca, i suoi
salumi e affettati, serpenti e lumaconi che guardano con ogni tipo di
espressione, nonché tanti altri oggetti, lo hanno reso popolare al grande
pubblico.

E che vogliamo dire dei francobolli di Altan, al secolo Francesco Tullio-Altan (Treviso, 30 settembre 1942), vignettista e autore satirico italiano. Nel 1974 inizia a collaborare come fumettista per alcuni giornali italiani. Sul mensile Linus esordisce con il personaggio di Trino, un dio impreparato che si affanna nella creazione del mondo, e quello di Ada nel 1978. Nel 1975, in coincidenza con il suo ritorno in Italia, crea la cagnolina Pimpa, uno dei suoi personaggi più riusciti e famosi, pubblicato inizialmente sul Corriere dei Piccoli e che diverrà anche protagonista di alcune serie a cartoni animati. La sua Pimpa corre in un francobollo del 1997, dedicato proprio al fumetto italiano, ma è nel 2002 che il suo tratto trova concretezza in un minifoglio dedicato alle Olimpiadi Invernali di Salt Lake City. Tutti i valori presentano il medesimo facciale di 41 centesimi e nelle rispettive vignette le specialità olimpiche (pattinaggio, sci nordico, hockey e sci di fondo) sono rappresentate in modo scherzoso da altrettanti personaggi dei fumetti (Bombo, Pimpa, Isotta e Coniglietto).

da altrettanti personaggi dei fumetti
È la mobilità uno dei grossi problemi che affliggono la civiltà moderna. Tra le tante ipotesi, quella firmata dall’umorista Ro Marcenaro, cui San Marino ha chiesto di illustrare i due tagli PostEurop del 2004 dedicati alle vacanze. Il viaggio è un po’ come la vita di un uomo, ha un inizio, cresce, poi comincia a decrescere e infine finisce. Ma se il viaggio termina, il viaggiatore ha assorbito esperienze ed emozioni che lo hanno arricchito e che non dimenticherà mai. Per l’occasione, il maestro ha ideato dei mezzi di trasporto originali e divertenti, dai nomi altrettanto stravaganti: l’autonaviplano (taglio da 45 centesimi) ed il barcampertrenobus (80 centesimi).
Ro Mercenaro è nato a Genova e vive e lavora a Stiolo di S. Martino in Rio (Reggio Emilia). Va annoverato tra i pionieri del cartone animato in pubblicità. Attivo anche nel settore editoriale e televisivo, nel 1980 fonda una fattoria elettronica multimediale nei pressi di Reggio Emilia, che conduce con la collaborazione dei figli. Dal 1956 dirige numerosi spot a cartoni animati presso lo Studio K di Firenze e la Tipofilm di Milano. Nel 1972 progetta e realizza la campagna pubblicitaria Branca con famosi spot fatti con la plastilina animata che vincono il Leone di Bronzo a Cannes. Nel 1976 assume la direzione della televisione genovese TVS e crea il Manifesto Comunista a fumetti. Dallo stesso anno suoi disegni sono costantemente pubblicati da Panorama, al quale si aggiungono numerosi periodici e quotidiani, tra i quali Il Venerdì di Repubblica. Dagli anni ’80 realizza in proprio video e animazioni. È di Ro Marcenaro anche il tributo sammarinese per "Torino 2006".

poi comincia a decrescere e infine finisce
Se però vogliamo però restare ancorati ad un concetto di arte visiva più classica allora l'elenco dei nomi che San Marino ha dentellato è piuttosto lungo. Non si può non rammentare Aligi Sassu (Milano, 17 luglio 1912 – Pollença, 17 luglio 2000), che ha lasciato alcune sue opere anche sul Titano, su tutte il Cavallo che spicca nella rotonda che conduce dalla porta del Paese verso Kursaal. Nel 1983 l'artista firma il bozzetto del "XX Programma alimentare mondiale" dove disegna un puledro che trae alimento dalla madre, mentre in lontananza si scorge il profilo sfumato del Titano che emerge dalle nebbie del primo mattino. Una sintesi dentellata della sua lettura del soggetto artistico, caratterizzata dalla rielaborazione di elementi ricorrenti (cavalli, figure eroiche, crocifissioni, battaglie), cui predilesse in seguito atmosfere metafisiche.

mentre in lontananza si scorge il profilo sfumato del Titano
Ma la cosa sorprendente nell'allestire
questa mia nuova sezione dell'impianto collezionistico è stato lo scoprire gli
straordinari artisti "nascosti" che i francobolli sovente sono in
grado di rivelarci. Un esempio per tutti: Nicoletta Ceccoli. Suoi sono i
"fantastici" personaggi della serie a tema comune di Europa Cept
dell'anno 2002. Il circo che vediamo in questi due francobolli da 36 centesimi
(trapezista) e da 62 centesimi (acrobata a cavallo) sembra esplodere di vita,
suoni e colori. Ancora più sorprendente la sua performance nella serie che
commemora le Olimpiadi di Atene nel 2004: il passato passa il testimone al
presente, sullo sfondo l’antica Grecia. La serie si articola in quattro tagli
da 90 centesimi l’uno, tirati in fogli da cinque serie complete, se ne ottiene
in tal modo un gradevole blocco mosaico distribuito orizzontalmente che
contiene, come in una sequenza animata, i quattro valori affiancati.
Nicoletta Ceccoli è nata nella Repubblica di San Marino il 17 marzo del 1973,
si è diplomata nella sezione di cinema di animazione presso l’istituto d’arte
di Urbino. Ha iniziato a dedicarsi all’illustrazione dopo essere stata
selezionata alla mostra degli illustratori della fiera internazionale del libro
di Bologna nel 1995. A partire dal 1997 ha realizzato i primi libri illustrati
con gli editori italiani Fatatrac e Arka. Nel 2001 illustra “Foresta radice
labirinto” di Italo Calvino per l’editore Mondadori e, subito dopo,
“Pinocchio”, con lo stesso editore. Nel 2001 si aggiudica il premio Andersen
come migliore illustratore. Negli ultimi anni ha collaborato soprattutto con
grandi editori anglosassoni. Con l'inglese Barefoot ha illustrato sei titoli,
tra i quali il classico “Cappuccetto Rosso”. Nel 2005 le illustrazioni
originali del libro “Village of basketeers”, pubblicato con Houghton Mifflin di
Boston, sono state esposte alla Society of Illustrators original show.

Anche se ci spostiamo sull'aspetto della "grafica" come elemento chiave della comunicazione visiva, la filatelia di San Marino propone interessanti e piacevoli sorprese. Multiforme l'attività artistica di Giulio Cumo, cui le Poste di San Marino hanno affidato, già nel 1974, il bozzetto a ricordo della Giornata Filatelica che unisce la Repubblica del Titano alla ridente località della costa romagnola. Giulio Cumo (1906 -1992), per il suo talento, che gli valse sin da giovanissimo l’appellativo di “miglior matita di Rimini”, già a sedici anni era il più prolifico e noto caricaturista della Riviera, grazie alla ribalta che ottenne sulle pagine dei tanti giornali umoristici, studenteschi e balneari che allora spopolavano. In seguito, si dedicò alla pittura ed alla grafica. Dai primi anni Trenta, mise a punto una sua tecnica di disegno, usando inchiostro nero di china, basata su una linea continua che si aggroviglia per definire la plastica dei volti ed i contrasti chiaroscurali.

Grafica e simboli che non hanno mai smesso di essere fonte di suggestione, ma anche di riproporre nuovamente il francobollo come elemento vero di postalità. Se un tempo, nell'Italia bigotta del dopoguerra gli innamorati scrivevano messaggi sul retro del valore postale, con le 16 diverse vignette raffiguranti occhi, bocche e cappelli dell'emissione del 2016 Mr Franco Bollo, opera della designer Michela Claretti, ognuno può creare sulle cartoline da affrancare un personaggio differente, accostandoli uno all'altro in modo personalizzato.

Occhi, bocche e cappelli dell'emissione del 2016 Mr Franco Bollo,
opera
della designer Michela Claretti
Ho la certezza, in questo mio excursus artistico filatelico, di aver dimenticato decine di nomi importanti, tanti altri artisti che tra i dentelli del Titano hanno lasciato una loro personale impronta, un graffio, una traccia di colore e di vita. Ma questo post è un semplice spunto di riflessione, è solo l'input per osservare i propri francobolli con un occhio diverso, che vada oltre la banale spunta del "c'è" o del "mi manca". La testimonianza di poter disporre dei propri reperti dentellati come di uno strumento di approfondimento, esattamente come un antico vaso nella vetrina di un museo.
Per questo non potevo chiudere questo post senza ricordare l’interpretazione di street art “Soul of the wall”, firmata da Eron, all'anagrafe il riminese Davide Salvadei, in bella mostra sulle pareti esterne del teatro Nuovo di Dogana, a San Marino. Attraverso l’immagine delicata di una fanciulla immersa nella lettura e circondata da colombe che si librano in volo, l’opera esprime l’idea di come la cultura intesa come arte, teatro, cinema e letteratura possa rendere concreti e reali i concetti di pace e libertà. L’iniziativa rientra fra quelle che l’autore sta creando in varie parti del mondo prendendo spunto dal fenomeno percettivo conosciuto con il nome di “pareidolia”, tendenza istintiva ed automatica a trovare strutture ordinate e forme familiari in rappresentazioni che appaiono confuse. Con lo spray ricrea tramite un intervento pittorico realistico le tipiche macchie di umidità e ruggine dei muri, ottenendo soggetti figurativi riferiti al luogo. È come se le pareti trasudassero scene, frammenti di memoria e di storia legati al luogo stesso. Frammenti che ora sono francobolli in un foglietto emesso da San Marino nel 2016, a testimoniare che l'arte non finisce mai, si evolve e così la nostra cara amata filatelia.
Bibliografia essenziale
- Alessandro Carli, La storia dei francobolli del Titano secondo i grandi artisti, da San Marino Fixig (consultato il 02/05/2020);
- AA.VV., Andy Rementer, da Antonio Colombo Arte (consultato il 02/05/2020);
- AA.VV., Quando l'attualità diventà francobollo, l'Arte del Francobollo n. 47 - Maggio 2015;
- Alessandro, Tanta creatività nei francobolli di San Marino, da francobolliefilatelia.com (consultato 16/10/2019)
- AA.VV, Galleria Strasburgo, post e commenti dal sito https://www.galleria-strasburgo.com/francobolli-approfondimento, consultato il 01/05/2020.