Arte e francobolli si sposano nel Titano

Articolo originariamente pubblicato il 2 maggio 2020
Rieditato per questo sito il 17 settembre 2021

Come sempre accade quando aggiungo una nuova "vetrina" al mio spazio espositivo, alla stregua di come in un museo s'inaugura un nuovo percorso espositivo, colgo l'occasione per qualche elucubrazione puramente filatelica, fosse mai che qualche lettore della rete, complice la quarantena forzosa del coronavirus, s'appropriasse di questa passione e la facesse sua. L'occasione è questa volta offertami dall'inserimento in collezione delle emissioni di San Marino, galeotta una "cessione amica" che mi ha obbligato a prendere in considerazione tale nuovo percorso dentellato e che, in questi mesi, mi ha visto lavorare nel nuovo allestimento ed in qualche asta, intenta a dare un solido assetto al primo insieme ed a gettar le basi per un proseguo intelligente. 

Siccome tra i post più frequentati di questo blog c'è ne uno che parla espressamente del matrimonio, sovente ben riuscito, tra arte e filatelia, ho pensato di tornare sull'argomento, tanti sono gli spunti che in questi mesi ho trovato, nel cercare di dare vita e corpo a questo per me nuovo segmento del mio percorso museale.

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San Marino, per la serie “Arte italiana”, emette nel 1969 una serie di francobolli dedicata a Rodolfo Viola
riproducente tre suoi dipinti: unico artista contemporaneo affiancato ad
artisti come Tintoretto, Botticelli e Guercino. Le tre opere originali sono
esposte e conservate nel Palazzo del Governo di San Marino.

Come ho fatto per tutti gli altri elementi della mia collezione, prima di tutto ho cercato di dare un'impronta ed uno stile riconoscibile all'insieme, anche quando differenti provenienze di segmenti della stessa mostravano periodi con fogli di differenti editori. In modo particolare, per l'asset più datato, epoca in cui il famoso almanacco che racconta ogni singola emissione non esisteva ancora. Ho applicato un metodo per me ormai abituale, quello di editarli utilizzando lo stile più comune, sia nel metodo che nella grafica, impiegato gli anni successivi dai vari editori filatelici. Allo stato attuale parto dal 1965 dove, accanto ai fogli Marini King, ho integrato l'almanacco (originariamente non presente) sino al 1976, utilizzando lo stile che Marini adotterà per i suoi fogli a partire dall'anno seguente.

È proprio in questo certosino lavoro di ricerca su ogni singola emissione che mi ha sorpreso quanto la piccola Repubblica del Titano sia riuscita a dedicare all'intreccio tra filatelia ed arte. Se parliamo di contemporaneità, allora possiamo dire che ha ben funzionato la sinergia con Emilio Greco, un artista che il grande Pablo Picasso definì "il più grande disegnatore che abbiamo in Europa". Il rapporto prese forma e concretezza dentellata negli anni Settanta, più precisamente nel 1974 con la serie "Europa". In quell'occasione la CEPT, la Conferenza Europea delle amministrazioni delle Poste e delle Telecomunicazioni, indirizzò la piccola Repubblica a prestare particolare attenzione alle sculture ed il Titano dedicò i due valori ad un nudo femminile dell'artista catanese, collocato nei giardini adiacenti alla Cava dei Balestrieri. Emilio Greco (Catania, 11 ottobre 1913 – Roma, 5 aprile 1995) è stato uno scultore, scrittore e illustratore; grande successo ebbe con il monumento Pinocchio e la Fatina (1956) per il paese di Collodi, poetico il suo ciclo delle Grandi bagnanti ed i suoi ritratti di giovani donne. Un tema che possiamo riscoprire nel progetto "Le virtù civili" che accompagno il 1976 ed il 1977.


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Emilio Greco e le sue Virtù Civili

L'autore torna sul finire del 1977 quando è chiamato ad interpretare il Natale. Sono soggetti appositamente realizzati dallo scultore, che ha sintetizzato ed espresso la Natività in tre distinti soggetti recepiti nei tre valori: in quello da 170 lire ha rappresentato un angelo che richiama l'annuncio a Maria della maternità; nel valore da 230 lire ha messo la palma e l'ulivo "sopra i quali s'illumina sfolgorante una stella" e il valore da 300 lire mostra una giovanile e moderna e materna Madonna. L'opera di Greco figurerà anche nel valore da 2.200 lire della serie "Un museo all'aperto" del 1987.

Ma c'è anche molta sperimentazione tra i colli di San Marino, ricerca volta ad integrare nuove forme di espressione grafica all'interno della cornice dentellata. Un ben esempio lo troviamo nel 2015, anno in cui l'artista statunitense Andy Rementer si cimenta con i tre valori dedicati alla "rivoluzione della stampa in 3D". Per chi non lo conoscesse, Rementer è nato nel 1981 e vive e lavora a Philadelphia. È cresciuto in una cittadina costiera vittoriana, dove una precoce esposizione alle insegne sbiadite dal sole ha dato origine al suo amore per la tipografia e per i caratteri eseguiti a mano. Divide il suo tempo fra il disegno, la pittura e la narrazione. Il suo lavoro colorato e vivace è stato presentato da una nutrita serie di media, che includono eccellenti collaborazioni: The New York Times, MTV, The New Yorker, Le Monde, New York Magazine e Creative Review. Ha esposto la sua arte in mostre personali e collettive in tutta Europa.

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Andy Rementer si cimenta con i tre valori dedicati alla "rivoluzione della stampa in 3D"

In un'intervista apparsa sull'Arte del francobollo è lo stesso Rementer ad ammettere che il francobollo, oltre che essere fonte di ispirazione per chi si occupa di illustrazione e grafica, racchiude due degli elementi a lui preferiti: tipografia e immagine. Lo storytelling, al centro del lavoro di questo autore, si ritrova nella sequenza dei tre valori della serie sammarinese, nella quale c'è sicuramente un po' dell'esperienza ironico narrativa che questo artista ha condensato nella sua serie a fumetti Techno Tuesday.

Se per un attimo ci concentriamo su questo particolare aspetto artistico, ecco che San Marino ci regala altre interessanti collaborazioni. Quella con Jacovitti ed i suoi fantastici personaggi, ad esempio. Lo ritroviamo autore della serie dedicata al Centenario della morte di Carlo Collodi del 1990 in una reinterpretazione coloratissima dei principali personaggi di Pinocchio, capace di riattualizzare una favola eterna, offrendole nuova vita attraverso la grafica del fumetto. Qualche anno prima, nel 1984, suo era lo stile di un'altra bella sequenza dentellata rappresentata dai valori postali dedicati a "scuola e filatelia", binomio espresso da una serie di personaggi che volevano interpretare le materie dell'iter scolastico rivoluzionandone l'essenza. La caratteristica forma anatomica dei piccoli personaggi ai quali ha dato vita sulla carta, la loro espressione a volte gioiosa, a volte grottesca, i suoi salumi e affettati, serpenti e lumaconi che guardano con ogni tipo di espressione, nonché tanti altri oggetti, lo hanno reso popolare al grande pubblico.

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Jacovitti ed i suoi fantastici personaggi

Benito Franco Giuseppe Jacovitti (Termoli, 9 marzo 1923 – Roma, 3 dicembre 1997) è stato un fumettista italiano di grande successo, grazie ai celebri personaggi dei fumetti come Cocco Bill (guarda caso interprete del'800 Lire del 1987) e Cip l'arcipoliziotto, oltre che dell'immortale Diario Vitt, edito dal 1949 e che fra gli anni sessanta e settanta arrivò a vendere decine di migliaia di copie.

E che vogliamo dire dei francobolli di Altan, al secolo Francesco Tullio-Altan (Treviso, 30 settembre 1942), vignettista e autore satirico italiano. Nel 1974 inizia a collaborare come fumettista per alcuni giornali italiani. Sul mensile Linus esordisce con il personaggio di Trino, un dio impreparato che si affanna nella creazione del mondo, e quello di Ada nel 1978. Nel 1975, in coincidenza con il suo ritorno in Italia, crea la cagnolina Pimpa, uno dei suoi personaggi più riusciti e famosi, pubblicato inizialmente sul Corriere dei Piccoli e che diverrà anche protagonista di alcune serie a cartoni animati. La sua Pimpa corre in un francobollo del 1997, dedicato proprio al fumetto italiano, ma è nel 2002 che il suo tratto trova concretezza in un minifoglio dedicato alle Olimpiadi Invernali di Salt Lake City. Tutti i valori presentano il medesimo facciale di 41 centesimi e nelle rispettive vignette le specialità olimpiche (pattinaggio, sci nordico, hockey e sci di fondo) sono rappresentate in modo scherzoso da altrettanti personaggi dei fumetti (Bombo, Pimpa, Isotta e Coniglietto).

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Le specialità olimpiche sono rappresentate in modo scherzoso
da altrettanti personaggi dei fumetti


È la mobilità uno dei grossi problemi che affliggono la civiltà moderna. Tra le tante ipotesi, quella firmata dall’umorista Ro Marcenaro, cui San Marino ha chiesto di illustrare i due tagli PostEurop del 2004 dedicati alle vacanze. Il viaggio è un po’ come la vita di un uomo, ha un inizio, cresce, poi comincia a decrescere e infine finisce. Ma se il viaggio termina, il viaggiatore ha assorbito esperienze ed emozioni che lo hanno arricchito e che non dimenticherà mai. Per l’occasione, il maestro ha ideato dei mezzi di trasporto originali e divertenti, dai nomi altrettanto stravaganti: l’autonaviplano (taglio da 45 centesimi) ed il barcampertrenobus (80 centesimi).

Ro Mercenaro è nato a Genova e vive e lavora a Stiolo di S. Martino in Rio (Reggio Emilia). Va annoverato tra i pionieri del cartone animato in pubblicità. Attivo anche nel settore editoriale e televisivo, nel 1980 fonda una fattoria elettronica multimediale nei pressi di Reggio Emilia, che conduce con la collaborazione dei figli. Dal 1956 dirige numerosi spot a cartoni animati presso lo Studio K di Firenze e la Tipofilm di Milano. Nel 1972 progetta e realizza la campagna pubblicitaria Branca con famosi spot fatti con la plastilina animata che vincono il Leone di Bronzo a Cannes. Nel 1976 assume la direzione della televisione genovese TVS e crea il Manifesto Comunista a fumetti. Dallo stesso anno suoi disegni sono costantemente pubblicati da Panorama, al quale si aggiungono numerosi periodici e quotidiani, tra i quali Il Venerdì di Repubblica. Dagli anni ’80 realizza in proprio video e animazioni. È di Ro Marcenaro anche il tributo sammarinese per "Torino 2006".

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Il viaggio è un po’ come la vita di un uomo, ha un inizio, cresce,
poi comincia a decrescere e infine finisce


Se però vogliamo però restare ancorati ad un concetto di arte visiva più classica allora l'elenco dei nomi che San Marino ha dentellato è piuttosto lungo. Non si può non rammentare Aligi Sassu (Milano, 17 luglio 1912 – Pollença, 17 luglio 2000), che ha lasciato alcune sue opere anche sul Titano, su tutte il Cavallo che spicca nella rotonda che conduce dalla porta del Paese verso Kursaal. Nel 1983 l'artista firma il bozzetto del "XX Programma alimentare mondiale" dove disegna un puledro che trae alimento dalla madre, mentre in lontananza si scorge il profilo sfumato del Titano che emerge dalle nebbie del primo mattino. Una sintesi dentellata della sua lettura del soggetto artistico, caratterizzata dalla rielaborazione di elementi ricorrenti (cavalli, figure eroiche, crocifissioni, battaglie), cui predilesse in seguito atmosfere metafisiche.

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Un puledro che trae alimento dalla madre,
mentre in lontananza si scorge il profilo sfumato del Titano


Ma la cosa sorprendente nell'allestire questa mia nuova sezione dell'impianto collezionistico è stato lo scoprire gli straordinari artisti "nascosti" che i francobolli sovente sono in grado di rivelarci. Un esempio per tutti: Nicoletta Ceccoli. Suoi sono i "fantastici" personaggi della serie a tema comune di Europa Cept dell'anno 2002. Il circo che vediamo in questi due francobolli da 36 centesimi (trapezista) e da 62 centesimi (acrobata a cavallo) sembra esplodere di vita, suoni e colori. Ancora più sorprendente la sua performance nella serie che commemora le Olimpiadi di Atene nel 2004: il passato passa il testimone al presente, sullo sfondo l’antica Grecia. La serie si articola in quattro tagli da 90 centesimi l’uno, tirati in fogli da cinque serie complete, se ne ottiene in tal modo un gradevole blocco mosaico distribuito orizzontalmente che contiene, come in una sequenza animata, i quattro valori affiancati.

Nicoletta Ceccoli è nata nella Repubblica di San Marino il 17 marzo del 1973, si è diplomata nella sezione di cinema di animazione presso l’istituto d’arte di Urbino. Ha iniziato a dedicarsi all’illustrazione dopo essere stata selezionata alla mostra degli illustratori della fiera internazionale del libro di Bologna nel 1995. A partire dal 1997 ha realizzato i primi libri illustrati con gli editori italiani Fatatrac e Arka. Nel 2001 illustra “Foresta radice labirinto” di Italo Calvino per l’editore Mondadori e, subito dopo, “Pinocchio”, con lo stesso editore. Nel 2001 si aggiudica il premio Andersen come migliore illustratore. Negli ultimi anni ha collaborato soprattutto con grandi editori anglosassoni. Con l'inglese Barefoot ha illustrato sei titoli, tra i quali il classico “Cappuccetto Rosso”. Nel 2005 le illustrazioni originali del libro “Village of basketeers”, pubblicato con Houghton Mifflin di Boston, sono state esposte alla Society of Illustrators original show.

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Sono davvero tanti i francobolli sammarinesi opera di Nicoletta Ceccoli 

In pochi conoscono la disegnatrice svizzera Anne Marie Trechslin, ma sono suoi alcuni splendidi esempi di francobolli del Titano dedicati alla natura: i volatili del 1972, la frutta del 1973. Anne Marie Trechslin, pittrice svizzera (anche se nata a Milano nel 1927, poi scomparsa a Berna nel 2007), è un'illustratrice con il pallino della botanica. Dopo aver studiato pittura a Parigi ed a Berna, ha frequentato corsi di pittura in Italia ed Inghilterra, ottenendo il riconoscimento internazionale con i suoi acquerelli di uccelli e fiori, abilissima nel riprodurre con tratto morbido e realistico i colori e le sfumature di madre natura. Non fa eccezione la serie della frutta del 1973 dove, su fondali dalle delicate, ma mai stucchevoli tonalità pastello, prendono vita, nelle forme e nei colori della frutta matura, quelle che nella pittorica tradizionale definiremmo come “nature morte”.

Anche se ci spostiamo sull'aspetto della "grafica" come elemento chiave della comunicazione visiva, la filatelia di San Marino propone interessanti e piacevoli sorprese. Multiforme l'attività artistica di Giulio Cumo, cui le Poste di San Marino hanno affidato, già nel 1974, il bozzetto a ricordo della Giornata Filatelica che unisce la Repubblica del Titano alla ridente località della costa romagnola. Giulio Cumo (1906 -1992), per il suo talento, che gli valse sin da giovanissimo l’appellativo di “miglior matita di Rimini”, già a sedici anni era il più prolifico e noto caricaturista della Riviera, grazie alla ribalta che ottenne sulle pagine dei tanti giornali umoristici, studenteschi e balneari che allora spopolavano. In seguito, si dedicò alla pittura ed alla grafica. Dai primi anni Trenta, mise a punto una sua tecnica di disegno, usando inchiostro nero di china, basata su una linea continua che si aggroviglia per definire la plastica dei volti ed i contrasti chiaroscurali.


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Un foglietto dai toni suggestivi e simbolici di Mauro Vincenzo Bubbico

Interessanti gli esperimenti grafici di Cantiani, nei valori emessi tra il 1973 (Giochi della Gioventù, Congresso Stampa Turistica) e il 1976 con Valentini (Unione di Mutuo Soccorso e Italia 76), un'evoluzione ed una sperimentazione poi proseguita, culminata nel 2015 con Expo e con l'emissione filatelica, curata e disegnata Mauro Vincenzo Bubbico, docente di Design della comunicazione visiva all'Isia di Urbino, esperto di design finalizzato all'educazione ambientale e sociale, che ha sintetizzato il messaggio "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita" con un foglietto dai toni suggestivi e simbolici. Tre sono i personaggi tesi a rappresentare il lavoro dell'uomo artigiano, il sole e la terra senza i quali il miracolo della vita non sarebbe possibile. Nel primo a farla da padrone, il grappolo d'uva e quindi il vino, nel secondo un ramo d'ulivo a celebrare l'olio e nel terzo tre spighe di grano.

Grafica e simboli che non hanno mai smesso di essere fonte di suggestione, ma anche di riproporre nuovamente il francobollo come elemento vero di postalità. Se un tempo, nell'Italia bigotta del dopoguerra gli innamorati scrivevano messaggi sul retro del valore postale, con le 16 diverse vignette raffiguranti occhi, bocche e cappelli dell'emissione del 2016 Mr Franco Bollo, opera della designer Michela Claretti, ognuno può creare sulle cartoline da affrancare un personaggio differente, accostandoli uno all'altro in modo personalizzato.


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Occhi, bocche e cappelli dell'emissione del 2016 Mr Franco Bollo,
opera della designer Michela Claretti


Ho la certezza, in questo mio excursus artistico filatelico, di aver dimenticato decine di nomi importanti, tanti altri artisti che tra i dentelli del Titano hanno lasciato una loro personale impronta, un graffio, una traccia di colore e di vita. Ma questo post è un semplice spunto di riflessione, è solo l'input per osservare i propri francobolli con un occhio diverso, che vada oltre la banale spunta del "c'è" o del "mi manca". La testimonianza di poter disporre dei propri reperti dentellati come di uno strumento di approfondimento, esattamente come un antico vaso nella vetrina di un museo.

Per questo non potevo chiudere questo post senza ricordare l’interpretazione di street art “Soul of the wall”, firmata da Eron, all'anagrafe il riminese Davide Salvadei, in bella mostra sulle pareti esterne del teatro Nuovo di Dogana, a San Marino. Attraverso l’immagine delicata di una fanciulla immersa nella lettura e circondata da colombe che si librano in volo, l’opera esprime l’idea di come la cultura intesa come arte, teatro, cinema e letteratura possa rendere concreti e reali i concetti di pace e libertà. L’iniziativa rientra fra quelle che l’autore sta creando in varie parti del mondo prendendo spunto dal fenomeno percettivo conosciuto con il nome di “pareidolia”, tendenza istintiva ed automatica a trovare strutture ordinate e forme familiari in rappresentazioni che appaiono confuse. Con lo spray ricrea tramite un intervento pittorico realistico le tipiche macchie di umidità e ruggine dei muri, ottenendo soggetti figurativi riferiti al luogo. È come se le pareti trasudassero scene, frammenti di memoria e di storia legati al luogo stesso. Frammenti che ora sono francobolli in un foglietto emesso da San Marino nel 2016, a testimoniare che l'arte non finisce mai, si evolve e così la nostra cara amata filatelia.

Bibliografia essenziale