Le idee su come strutturare il proprio percorso espositivo sono certamente frutto di analisi e studio
Le idee su come strutturare il proprio percorso espositivo
sono certamente frutto di analisi e studio della propria collezione, perseguono
gli obiettivi più o meno accademici che ci siamo posti, ma hanno necessità di
un apparato "museale" che renda il frutto del nostro lavoro di
raccoglitori postali ed archeologi della parola scritta fruibile, decifrabile,
godibile.
Se in una mostra d'arte contemporanea pareti e supporti scultorei
rappresentano la struttura espositiva, al pari delle teche di un museo
archeologico, nel nostro caso sono album, cartelle e fogli che danno
ospitalità e visibilità ai nostri "pezzi", siano essi francobolli,
documenti, lettere, cartoline o annulli su frammento. Si tratta di un grande
lavoro, spesso reso complicato da acquisizioni di collezioni già ben
organizzate su supporti non sempre omogenei per grafica e formato, o sfavorito
dai costi che, in quanto a fogli preconfezionati, talvolta sono superiori a
quelli dei dentellati che vi saranno ospitati.
Di soluzioni ce ne sono tante. noi ci limiteremo a raccontare quelle che abbiamo ritenuto di adottate per dare corpo al nostro sistema espositivo, sperando che possano offrire a chi ci legge qualche spunto per nuove soluzioni.
Tutta la parte di reperti filatelici, postali e filografici
che afferiscono al periodo repubblicano, l'epoca filatelica di nascita e di
primo sviluppo della nostra raccolta, sono conservati in cartelle con custodia
realizzate per ospitare i classici fogli di album a 22 fori.
Il primo periodo storico, tra le altre cose, non prevedeva, da parte dei fornitori tradizionali di fogli di album quello, che in seguito, sarà conosciuto come almanacco filatelico, ovvero una serie di fogli addizionali ed esplicativi delle caratteristiche di ogni emissione. Un poco per colmare questa lacuna, ma soprattutto per caratterizzare al meglio la storia postale del periodo, ci siamo cimentati nella produzione di schede storiche e filateliche che abbiamo poi collocato tra un foglio d'album e l'altro. Tessere di un puzzle cui, anno dopo anno, si sono aggiunte quelle che contestualizzavano reperti particolari, interpreti di piccole e medie divagazioni dalla raccolta principale.
Per fare tutto ciò, dopo diversi tentativi, abbiamo scelto la semplicità, perché essa e sinonimo di riproducibilità e quindi è in grado di garantire, accanto ad una buona qualità, anche uno standard grafico.
La massima
versatilità in tema di impaginazione, se non si possiede un programma specifico
o non si ha grande dimestichezza con tali applicazioni, è offerta da PowerPoint
di Microsoft o, alternativamente, da Impress della suite di Open
Office (quest'ultimo assolutamente gratuito). Si deve solo impostare
il formato delle classiche slide con le reali dimensioni della pagina su cui
intendiamo lavorare e il gioco è fatto. Se però preferite optare per una
semplicità ancora maggiore, pur diminuendo le possibilità grafiche, è possibile
creare eccellenti schede utilizzando una normale videoscrittura (MSWord o
OpenOffice), creando un layout, una gabbia grafica, e facendo attenzione a
due elementi base: la spaziatura sul lato della perforazione e la specularità
della stessa e dei bordi nella stampa fronte e retro.
Un esempio di almanacco filatelico dove si nota la diversa distanza dal bordo foglio a seconda che la stampa riguardi il fronte del foglio (spazio perforazione a sinistra per la pagina di destra) o il retro del foglio (spazio perforazione a destra)
Nell'elaborazione dei testi è d'obbligo la sintesi, un viaggio per essere gradevole non può assumere volumi enciclopedici e, comunque sia, deve rispettare il giusto equilibrio tra la storia raccontata con le parole e quella illustrata dai reperti collezionati. I fogli impiegati sono quelli bianchi con 22 fori, normalmente venduti in piccole risme da tutte le principali aziende del settore filatelico.
Noi abbiamo fatto ricorso ad una stampante per ampio formato (oggi i costi si sono decisamente abbassati), potendo così evitare il ridimensionamento del foglio a 22 anelli e sfruttando in tal modo l'intera superficie del foglio, ma soprattutto anche eventuali fogli con bordature od ombreggiature prestampate. Dopo l'acquisto di tale stampante abbiamo ripreso tutti quei fogli di "almanacco" che avevamo già editato con la vecchia stampante A4 e li abbiamo riprogettati per poter sfruttare l'intera superficie del foglio mm 270 x 290, il formato classico delle pagine con foratura a 22 anelli.
Per non dover rielaborare nuovamente testi ed impianto grafico, abbiamo sfruttato la nuova superficie disponibile delle pagine inserendovi una "colonna" di notizie sociali e storiche sul periodo repubblicano cui fanno riferimento i francobolli descritti in almanacco.
Una precauzione è d'obbligo: prima di inserire il foglio stampato in album è bene attendere un paio di giorni affinché gli inchiostri siano asciugati perfettamente. A tale proposito, nella fase di elaborazione grafica, suggeriamo l'impiego di colori “gentili”, meglio il grigio del nero o il seppia rispetto al marrone ad esempio, per evitare sbavature o perdite di colore degli inserti autoprodotti.
Per la parte più moderna della collezione italiana, quella che fa riferimento al nuovo millennio, ad esempio, avevamo inizialmente optato per la produzione in proprio anche dei fogli degli album. Per gli album la scelta era caduta su un modello semplice, raccoglitore e cartella, più vicino per forma e colore a quelli a 22 anelli che già sono parte della collezione, ma studiati per il formato A4. Consultando i cataloghi dei vari produttori non è difficile notare che sono ormai molti i modelli disponibili sul mercato a partire da circa 15 euro. Resta inteso che, le medesime soluzioni per creare fogli assolutamente personalizzati, possono essere adottate anche sui tradizionali 22 o 24 anelli qualora si disponga, come abbiamo già avuto modo di raccontare, di una stampante di formato superiore a quello standard A4.
Anche in questo caso avevamo scelto la semplicità, perché essa e sinonimo di riproducibilità e quindi in grado di garantire, accanto ad una buona qualità, anche uno standard grafico. Per la carta abbiamo selezionato Risma Luce della Cartiera Favini in risme da 125 fogli con grammatura 200 colore bianco. Ha una buona densità, non è troppo rigida per le tradizionali stampanti a getto d'inchiostro, assorbe bene il colore. Ècloro free, acid free e pH neutro: tre elementi da non sottovalutare pensando all'utilizzo che intendiamo farne.
Un
suggerimento: per equilibrare gli spessori dei fogli, una volta che
questi saranno posizionati nell'album, fate in modo che le strisce o le
taschine non siano sempre collocate nella stessa parte del foglio (tutte in
alto o tutte in basso), ma distribuite uniformemente.
Ne parliamo al passato poiché, dopo una sperimentazione durata un lustro, abbiamo dovuto
constatare alcuni limiti dei fogli in formato A4 auto costruiti, decisamente
gradevoli e ben organizzati se vi si dedica il tempo necessario, ma con i
propri inconvenienti. Uno di questi è certamente lo spazio che, ridotto
rispetto ai fogli a 22 anelli, comporta per il medesimo numero di emissioni un
discreto aumento del numero di fogli che è necessario allestire, ancora più se
vi si includono fogli descrittivi o di "almanacco filatelico". La
superficie del formato A4 è poi spesso assai risicata per quelle emissioni in
foglietti e minifogli che, negli ultimi anni, hanno caratterizzato i valori
della Repubblica.
All'aumento quindi del volume fisico per ogni annata, si aggiunge il fatto che il lume di contenimento delle cartelle in grado di accogliere il formato a quattro fori (A4 con anello diametro da 30 mm) e sovente superiore a quello delle cartelle a 22 anelli (anello diametro 20 mm): essendo la dimensione dell'anello maggiore, quest'ultimo permette di sovrapporre un numero più elevato di fogli A4 con quattro fori rispetto agli altri. In una cartella classica a 22 anelli, ad esempio, rispettando i corretti limiti di compressione tra le pagine, ne ospito in media 56. In una cartella filatelica formato A4 con quattro fori il numero dei fogli, in base alla capacità degli anelli, è di 76 fogli circa. Sulla media distanza ho avuto modo di notare che nel minore rapporto di distensione di un foglio A4 di pari grammatura di un foglio 270x290 mm (dai 170 ai 200 gr), il primo tende a flettersi maggiormente data la differenza di spessore tra l'area di foratura e la superficie centrale del foglio cui si somma il valore della taschina e del francobollo (spesso adesivo), creando una sorta di gobba sull'insieme dei fogli. Anche il tentativo di creare delle zone di pressione graduata, inserendo degli intercalari di grammatura assai superiore, non ha prodotto i risultati che ci si aspettava.
Abbiamo quindi messo in atto una nuova riorganizzazione che, grazie ad un paziente lavoro di ricerca ed "accaparramento" di fogli 22 anelli usati, ci ha consentito, limitando i costi, di riposizionare i valori repubblicani dell'età dell'euro sulle classiche cartelle con fogli 270x290 mm, obbligandoci a rieditare solo alcune pagine dedicati a particolari variabili o approfondimenti. Ciò non toglie che il formato A4 abbia indubbie doti di economicità. Per averne un'idea precisa abbiamo tentato di calcolare un valore economico il più possibile vicino alla realtà:
Determinati i costi di produzione (ribadiamo: con tutte le variabili del caso), possiamo ora tentare di stimare un valore effettivo. Per farlo abbiamo preso l'annata 2010 della Repubblica Italiana.
Vediamo dunque qualche comparazione, sempre relativa al 2010 Repubblica:
Terminate le riflessioni di natura economica, ma anche perché alcune nostre sezioni, ad esempio la tematica sulla meccanizzazione postale, restano e resteranno in formato A4, proseguiamo con alcuni suggerimenti per chi intenda imboccare con decisione tale sentiero espositivo.
Dopo l'asciugatura si può procedere con la foratura. Esistono diversi modelli di perforatori a 4 fori (la distanza standard tra i fori è di 8 cm e la cosa è da mettere in conto quando si sceglie l'album, assicuratevi che sia del passo standard), meglio preferire quelli con un fermo posizione che, una volta fissato, garantirà che ogni foglio sarà forato nello stesso modo. Il costo parte dai 15 euro circa.
A questo punto si può procedere al posizionamento di. Le strisce sono più versatili, in modo particolare se ci serviamo di una taglierina per regolarne al meglio le dimensioni. Le strisce si possono scegliere in numerosi formati: trasparenti, con fondo grigio o strisce e/o taschine nero. Nel nostro caso abbiamo optato per la trasparenza. Sono presenti sul mercato diversi produttori, tra i più conosciuti Hawid (distribuita da varie aziende italiane) e Canguro Bolaffi. Le strisce o le taschine sono pregommate, anche se in tempi più recenti hanno fatto la loro comparsa soluzioni adesive.
Per facilitare il posizionamento sul foglio ho adottato questo sistema: sopra un vassoio piatto collochiamo una spugna umida, con una pinzetta vi deponiamo la parte gommata della striscia opportunamente dimensionata e premiamo leggermente, la solleviamo poi sempre con la pinzetta ed aiutandoci con la pressione di un dito la collochiamo con precisione sul foglio.
Una volta
fatta aderire la striscia poniamo il foglio tra due strati di carta
assorbente che avremo cura di collocare tra due pesi (due volumi
enciclopedici vanno benissimo). In sequenza: assorbente, foglio album,
assorbente, foglio album e via a seguire. Questa fase assicura l'assorbimento
dell'umidità in eccesso prodotta dall'adesivo delle strisce ed evita possibili
ondulazioni della carta. I fogli così pressati devono riposare almeno un paio
di giorni prima di essere collocati nell'album con i francobolli.
Per visionare l'intera collezione in digitale:
Articolo distribuito con licenza
il problema è quello di dare alla propria raccolta il corpo di un insieme ben leggibile anche da chi, incuriosito dalle scoperte fatte, vi approccia da neofita. Non casualmente abbiamo utilizzato la parola “leggibile”. Lo facciamo mettendovi in guardia
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