Vaticano: un nuovo itinerario filatelico (parte seconda)
Rieditato per questo sito il 13 settembre 2021

A seguire cercherò di condividere, anche con qualche tecnicismo, le successive fasi.

Step 4
La fase
definita di progetto è, di fatto, anche quella più complessa ed articolata
tecnicamente, poiché coincide con la realizzazione di quanto era emerso nella
fase precedente, quella di studio. Ai più potrà apparire un poco maniacale
questo mio modo di procedere, ma l'esperienza maturata al momento mi ha dato
ragione e, per ora, non ho motivo di allontanarmi dal sentiero battuto. Prima
di tutto, lo ripeto, per quei fogli che presentano alcune lievi tracce di
"sporco" sarà sufficiente passare molto delicatamente con una gomma
morbida e pulita sulla parte che presenta ombre o leggere impronte, senza
esercitare però un'azione eccessivamente abrasiva che andrebbe a peggiorare la
situazione, ed avendo cura di non lasciare mai frammenti gomma tra le pagine.
4.1 Trattamento dei fogli di album con ozono
Nella fase
di acquisizione ho raccontato di aver acquistato in diversi momenti insiemi di
francobolli già montati su fogli Marini nella versione classica. Si trattava di
fogli che, pur essendo in ottimo stato, erano comunque usati e per i quali non
mi era dato di sapere quali modalità di conservazione li avesse coinvolti. La
permanenza in luoghi non idonei o con tracce di umidità rischia sovente di
creare micro alterazioni sulla superficie della carta. Allo scopo di
scongiurare presenze di batteri o micromuffe sul supporto di cellulosa ho
adottato un metodo che utilizza l'ozono come elemento decontaminante.
Non è una novità, l'ozono è già stato impiegato anche nel restauro di libri antichi contro imbrunimenti o alterazioni patologiche della carta. L'ozono (O3) è un gas instabile composto da tre atomi di ossigeno Si forma sottoponendo atmosfere contenenti ossigeno molecolare (O2) a somministrazione di energia, in forma di scarica elettrica o attraverso l'effetto Corona, raggi ultravioletti o reazione chimica. In natura, l'ozono è spontaneamente prodotto nella stratosfera grazie alla radiazione ultravioletta, nell'atmosfera in seguito alle scariche elettriche generate dai fulmini; la produzione artificiale di ozono è condotta sottoponendo atmosfere secche contenenti l'ossigeno gassoso, molecolare, a scariche elettriche o ad effluvio.
L'ozono è un agente ossidante, il cui potenziale di ossidazione (redox) è inferiore solamente a quello del fluoro. Rispetto all'ossigeno mostra un'elevata reattività in fase di reazione e basse energie di attivazione per reazioni eterogenee. Ha un forte potere ossidante direttamente sulla superficie dei metalli nobili e non, quali argento, piombo, rame, e dei metalloidi quali lo zolfo. Nei confronti delle sostanze organiche agisce rapidamente dando luogo a numerose reazioni chimiche. Particolare è la reattività rispetto al doppio legame C=C delle sostanze organiche insature, reazione che è comunemente definita ozonolisi. Non lasciando alcun residuo chimico, l'ozono è assolutamente ecologico.
Attivo per la disinfezione dell’acqua e dell’aria, ha una fortissima attività sui batteri, virus, muffe e funghi ed è conosciuto da molto tempo; il primo brevetto sulla produzione di ozono risale al 1895. Esso esplica la sua azione di eliminazione di microrganismi e di odori, per ossidazione perdendo un atomo di ossigeno e tornando ad essere ossigeno (O2) in circa 20 minuti. Quando l’ozono viene in contatto con una materia organica avviene una reazione di ossidazione. In altre parole, i batteri, virus, muffe, ma anche le molecole chimiche che sono percepite come odori, sono ossidati, ed in conseguenza sono disattivati. Pertanto, i microrganismi “viventi” sono uccisi. Visto che l’ozono è un gas più pesante dell’aria, penetra in profondità tra le fibre dei tessuti, proprio là dove si annidano i microrganismi espletando la propria azione con grande efficacia ed in profondità.




3. La realizzazione dei fogli di almanacco per quelle annate in cui essi non erano presenti.
L'immagine sopra mostra l'efficacia della attenta operazione di clonazione della struttura grafica dei fogli di almanacco originali (sopra) rispetto a quello che pazientemente ho creato (sotto). Tale operazione si è resa necessaria per due precisi motivi: il primo è per colmare l'assenza di tale prodotto editoriale filatelico per i periodi precedenti la sua messa in produzione, la seconda è per integrare quelle annate che, per come era stato acquistato in asta il lotto, erano prive di tale supporto didascalico, purtroppo non colmabile con un possibile acquisto separato, poiché l'azienda produttrice non distribuisce tale apparato di supporto se non comprato congiuntamente ai fogli per i valori. A questo punto altro non restava da fare che arrangiarsi.
Per la realizzazione, non dissimile dalla metodologia seguita per altre sezioni della mia collezione (vedi post "La metamorfosi: tutto si trasforma"), ho seguito le stesse modalità già descritte al precedente passaggio relativo alle schede storiche dei pontefici.
Quello che voglio però fare notare, al di là delle finezze grafiche per le quali la pratica vien con l'esperienza, è che anche nei contenuti si può veramente essere efficaci, fermo restando una buona determinazione nella fase di studio dei reperti filatelici che fanno parte della nostra collezione e che sempre hanno qualcosa da raccontare ed insegnare. A seguire vi mostro un esempio del testo da me realizzato per l'emissione del 1971 dedicata alla Sacra Famiglia. Unificato N. 504/508:
- Nella dottrina cristiana la Sacra
Famiglia è da sempre ritenuta un modello fondante della famiglia umana. I
legami di affetto, di amore, di comprensione che le famiglie sono chiamate a
rinnovare continuamente. sono particolarmente espressi e vissuti nella Sacra
Famiglia. Per questa serie di cinque francobolli ci si affida all'arte per
celebrare quella speciale Famiglia che ha accolto Gesù. La “Madonna con
bambino” che appare sul valore da 25 Lire è tratta da un'opera di Francesco di
Cecco Ghissi, pittore originario di Fabriano, documentato dal 1345 al 1374 e di
cui non è ben conosciuta la data di nascita. Nello stile classico della sua
visione di una Maria che allatta, il bozzetto molto ricorda “Madonna
dell'Umiltà” conservata nella Pinacoteca Vaticana. Il Sassetta, soprannome di
tal Stefano di Giovanni di Consolo, artista senese vissuto nella prima metà del
1400, ispira il bozzetto dentellato da 40 Lire. Si tratta di una dolcissima
Madonna con bambino dove, come una tenera madre, Maria sfiora i piedi del
piccolo. Diversi i dipinti del Sassetta che mostrano questo approccio
stilistico, alcuni dei quali in cui la Vergine e osservata da angeli in volo.
Il francobollo da 55 Lire rappresenta ancora una bella Madonna con bambino,
opera di tal Carlo Crivelli. Originario di Venezia, si formò a Padova e in
seguito lavorò soprattutto nel sud delle Marche, diventando il più importante
artista attivo sul bacino dell'Adriatico esclusa la Laguna veneta. Influenzato
in gioventù da Donatello, la sua arte restò sempre in bilico da un lato con le
novità prospettiche, l'intenso espressionismo, ed un disegno incisivo,
dall'altro con un pomposo decorativismo di matrice tardogotica, fatto di marmi
screziati, tessuti preziosi, frutti e animali, arabeschi dorati e spesso
applicazioni in pastiglia. L'immagine del francobollo è tratta da un
dipinto a tempera e oro su tavola datato 1482 e conservato nella Pinacoteca
Vaticana a Roma. La pala è probabilmente la parte centrale di un polittico del
quale si ignorano altri scomparti. Quarta Madonna con bambino per il valore da
90 Lire, tratta da un dipinto di Carlo Maratta, figura centrale della pittura
romana ed italiana della seconda metà del Seicento. Anche quest'opera è
conservata nella Pinacoteca Vaticana. Per l'ultimo francobollo della serie,
quello con valore da 180 Lire, si riscopre una “Famiglia di Nazareth” al
completo, particolare di un bel mosaico del pittore Gisberto Ceracchini,
artista vissuto nella prima metà del 1900.

A questo punto tutto il materiale della mia nuova sezione vaticana era pronto per essere riassemblato secondo il mio stile ed il mio pensiero. Il quinto passaggio consiste infatti nella ricollocazione dei valori ove questi erano stati rimossi, per consentire trattamenti o restauri dei fogli, e nell'inserimento delle schede storiche, così come dei fogli di almanacco, ove non presenti, nell'impianto così come acquistato.
Per l'ultimo passaggio, quello della digitalizzazione, ovvero quella magia che ci consente di fare di ogni album una sorta di sala ideale del nostro museo filatelico virtuale, vi rimando al dettagliato intervento già pubblicato in questo blog dal titolo "la guida".
Con l'augurio di aver offerto qualche spunto e suggerimento creativo, l'invito è sempre quello di una visita virtuale alla mia collezione.