Liber Liber una biblioteca digitale gratuita, senza confini, accessibile a tutti.

All’inizio del nuovo millennio la diffusione di opere editoriali digitali ebbe un’importante espansione e questa enciclopedica “La letteratura italiana. Storia, critica e opere integrali dal Medioevo al Novecento ne è un esempio (vedi foto 1). Solo che, al posto di un insieme di pesanti ed ingombranti volumi, essa consta di un pratico e sottile astuccio contenente sei CD ROM. Un supporto ed una modalità ancora utilizzati, anche se oggi in gran parte sostituiti da altri sistemi online di distribuzione digitale e soprattutto dalle nuove tecnologie e dai formati di compressione dei più moderni ebook, la cui portabilità e versatilità superano di gran lunga quest’opera.

Pubblicata dal Gruppo Editoriale L’Espresso, che in quell’epoca si dava molto da fare per editare enciclopedie su CD ROM, l’opera vede una nutrita serie di partner editoriali (Scala Group, E-ducation.it, D’Anna e Thesis), molti dei quali specializzati in quella che era considerata una tecnologia emergente. Una tecnologia in grado di far stare all’interno dei 6 CD ROM qualcosa come 5.000 voci bibliografiche, oltre mille schede di testo di storia e critica della letteratura italiana, 500 schede di testo di contestualizzazione culturale e 30 mila pagine di opere letterarie, delle quali ben 210 in versione integrale. E l’elenco continuerebbe ancora per una mezza cartella se ne avessimo lo spazio e l’interesse ad elencare ogni voce.

Ad oggi, a tenerla tra le mani, appare quasi come un bel pezzo di modernariato, non ancora archeologia digitale letteraria, ma poco ci manca. Ne parlo perché essa mi offre lo spunto, non tanto di recensire questo pezzetto di storia enciclopedica digitale delle letteratura del Bel Paese, ma di parlare di un grande progetto di digitalizzazione e di distribuzione gratuita di opere ormai senza più il vincolo del diritto d’autore, un’idea diventata concreta e conosciuta come Liber Liber.

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Ad “aprire” uno dei sei dischi ottici contenuti nell’opera si trovano numerosi documenti in formato letterario, ancora oggi esportabili su supporti più moderni, opere che hanno vissuto la transizione dalla carta stampata al libro digitale. Libri che si sono trasformati in ebook, a suo tempo, grazie ad un progetto conosciuto come Progetto Manuzio, dal nome dal noto editore Aldo Manuzio (Bassiano, Latina 1449 – Venezia 1515) considerato il principe dei tipografi del Rinascimento italiano, inventore del carattere corsivo, che grazie a ciò è conosciuto all’estero come “italico”, e capostipite di un’importante ed illustre casata di stampatori.

Il Progetto Manuzio nasce e si sviluppa con l’ambizione di rendere fruibile la cultura a tutti e per farlo di rendere disponibili, sempre e in tutto il mondo ed in formato elettronico, capolavori della letteratura, manuali, tesi di laurea, riviste, il tutto gratuitamente e con l’impegno di garantire la fruibilità anche a non vedenti ed altri portatori di handicap. Tanto ambizioso, quanto necessario per la diffusione della cultura. Lo sa bene Liber Liber, organizzazione di volontariato, ufficialmente costituita nel 1994, ma già operante dall’anno precedente, che ha come obiettivo la promozione di ogni espressione artistica e intellettuale e che ha adottato il Progetto Manuzio. Liber Liber si propone di favorire l’utilizzazione consapevole delle tecnologie informatiche in campo umanistico e di avvicinare la cultura umanistica e quella scientifica. Per farlo ha messo in campo una straordinaria biblioteca digitale accessibile gratuitamente ed un archivio musicale chiamato LiberMusica. Ad oggi, parliamo di più di 4.100 libri (in edizione integrale), 10.000 brani musicali, decine di audiolibri ed una videoteca in costruzione.

Grazie alla collaborazione di volontari e sponsor come la E-text, i capolavori della letteratura e le altre opere pubblicate nella mediateca on line sono oggi prelevate mensilmente da centinaia di migliaia di utenti. E tra queste, giusto per chiudere il cerchio, vi si trovano anche quelle contenute nei sei CD ROM del progetto editoriale con cui ho iniziato questo articolo. Ciò significa che un enorme patrimonio di testi letterari italiani e stranieri, per i quali è decaduto il diritto d’autore in base alla vigente normativa che lo regola o per i quali è stata fornita una licenza, è oggi disponibile a catalogo online, scaricabile gratuitamente e quasi sempre in più di un formato elettronico che va dal semplice pdf a quello epub. 

Le opere e gli autori sono facilmente ricercabili da un indice reso disponibile sul sito o da un semplice sistema di ricerca. Una volta individuata l’opera saranno proposti i differenti formati digitali scaricabili gratuitamente. Il sito di Liber Liber è stato considerato miglior sito Cult in un’iniziativa del Salone del Libro di Torino, che lo ha promosso al primo posto tra i siti che si occupano di cultura.

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E pensare che tutto è iniziato, come molte altre cose nel campo della cultura, praticamente per caso. Da un gruppo di appassionati di letteratura e di informatica che s’erano dati appuntamento ad una conferenza telematica dedicata alla narrativa. In quel frangente saltò fuori che l'associazione Gutenberg negli Stati Uniti già metteva in rete i testi di letteratura, ma che di questi nessuno era in italiano. La voglia di cimentarsi in qualcosa di grande e di straordinariamente utile alla diffusione della cultura, spinse una dozzina di volontari a lavorare, per tre mesi, come i copisti  del “Nome della rosa”, tenendo però sui leggii o tra le mani una copia de “I Malavoglia” e ribattendo il testo sulla tastiera lettera per lettera, pagina per pagina, utilizzando solo la posta elettronica per scambiarsi le proprie impressioni. Fino ad un’indimenticabile telefonata arrivata dalla Polonia di uno studente non vedente che ringraziava perché finalmente poteva "leggere" la Divina Commedia. Gratis! Da quel momento Liber Liber è cresciuta in modo esponenziale ed è diventata un punto di riferimento per ogni appassionato di letteratura. Io stesso vi ho ritrovato opere letterarie del passato cadute nell’oblio, diverse edizioni di capolavori italiani e stranieri, avventure salgariane e molto altro.

Un impegno enorme che credo vada premiato ed anche sostenuto. Farlo è molto semplice: entrando nel sito Liber Liber è possibile, ad esempio, decidere per una piccola donazione (due euro per citare una cifra) o, ancora meglio, acquistare nello shop del progetto e per meno di 10 euro l’intero patrimonio letterario che sarà reso scaricabile direttamente dalla rete al proprio computer o su un supporto digitale a sua volta acquistabile (chiavetta usb o hard disk portatile). Rinnovare poi l’acquisto annualmente consente di essere sostenitori di un patrimonio sempre disponibile ed aggiornare la propria biblioteca digitale.

Ad oggi le fonti di finanziamento di Liber Liber sono, infatti, i suoi stessi utenti, oltre alla società E-text (specializzata nella realizzazione di siti Internet), che costituisce lo sponsor principale e che è stata fondata dalle stesse persone che hanno dato vita a Liber Liber, e le convenzioni con librerie, Internet provider ed altre entità che sostengono il progetto con provvigioni derivanti da ogni acquisto effettuato dagli utenti.

Sul sito di Liber Liber oggi sono disponibili diverse aree di informazione: dalla semplice newsletter sino all’area delle novità, un vero e proprio blog di notizie, per giungere a Pagina Tre, un periodico di cultura umanistica e scientifica diventato un network di riviste culturali. Non solo: numerosi altri progetti sono attivi e si muovono velocemente e con decisione. Tanto per citarne alcuni: il progetto LiberScuola che sta distribuendo e implementando una approfondita guida alle risorse Internet dedicate alla scuola; LibriLiberi che ha dato vita a un divertente “bookcrossing”; Libro parlato, ovvero la produzione di audio-libri letti da attori e volontari (come sempre, liberamente scaricabili dal sito); Open Alexandria (che può contare sul supporto di alleati come Wikimedia Italia) in cui si progetta una nuova piattaforma che promette di facilitare la distribuzione e la produzione di contenuti culturali e informativi.