Serie Democratica: carta canta (terza ed ultima parte)

Articolo originariamente pubblicato il 31 ottobre 2020
Rieditato per questo sito il 18 settembre 2021


Se nei precedenti post della serie "carta canta" abbiamo cercato di dipanare l'aspetto storico e tecnico filatelico dell'argomento (il mio non è un plurale maiestatis, ma un riferimento al fatto che quando posto su certi temi mi piace pensare ai quattro amici al bar), in quest'ultima puntata non potevo esimermi dal parlottare con fare saccente dell'aspetto espositivo di quei francobolli della cara vecchia serie Democratica di cui abbiamo tanto discusso in termini di carta e, di conseguenza, di posizione di filigrana.

BloTLT004jpg
Ogni nostro album può diventare un percorso espositivo museale


Chi segue le mie divagazioni collezionistiche ben sa quante parole ho speso sulle modalità con cui si presenta una collezione. Non solo per sé stessi, ma per consentire a chi la guarda di interpretarla, anche senza non possedere un enciclopedico nozionismo filatelico o un piglio accademico votato alla postalità. Quanto perché il ruolo del moderno collezionista non può più essere quello del geloso raccoglitore o, per dirlo in termini museali, del conservatore, a meno di non voler far ripiegare su di sé questa antica passione e spingerla all'estinzione definitiva. Ma deve vestire i panni del divulgatore, offrendo a chi osserva i propri francobolli, i reperti di storia postale in genere, uno strumento per comprenderli, per contestualizzarli in una dimensione che vada oltre la dentellatura, la filigrana, la gommatura o quant'altro.

Altri post di approfondimento sulla tecnica grafica ed espositiva:

Sull'importanza dell'aspetto didascalico

Se le didascalie museali fanno solitamente riferimento ai supporti alla visita basati sul testo e che possono includere il titolo di una mostra, i pannelli introduttivi, quelli esplicativi e le didascalie nel loro senso più stretto, nel nostro percorso espositivo, di norma rappresentato dai nostri album, l'apparato didascalico si innesta all'interno dei fogli che andremo ad elaborare. Tanto più importante, quanto è più tecnico il soggetto, essendo in quest'ultimo caso assai più difficile offrirne un inquadramento storico sociale.

Su questo argomento Maria Chiara Chiaccheri, esperta dei processi di apprendimento al museo con interesse specifico rivolto al coinvolgimento di pubblici adulti, ebbe a scrivere che "viviamo in una società che, per il proprio impianto storico, fa delle fonti scritte il principale riferimento: un tratto, dunque, che ha ragioni culturali imprescindibili ma che al museo possono essere ribaltate negli scopi, nei metodi e nei modelli, al fine di amplificare gli impatti". Se considerassimo il nostro album come un itinerario museale ove i fogli con i francobolli sono le vetrine con i reperti esposti, ci renderemmo subito conto della distanza di comprensione che intercorre tra noi che di quei francobolli conosciamo vita, morte e miracoli e l'osservatore, il visitatore esterno che, in assenza di un apparato didascalico, si troverebbe come minimo disorientato, se non vagamente annoiato.

Fil001jpg
Le schede tecniche introduttive

Sulla base di tutto ciò, ecco come ho cercato, per la parte di studio della serie Democratica, di cui ho ampliamente parlato nei due post precedenti aventi medesimo tema, di dare maggiore vitalità narrativa ai valori considerati.

Prima di tutto una doppia pagina (un foglio), che riprende lo stile grafico dell'insieme repubblicano, in cui è presentato l'aspetto tecnico che i valori esposti a seguire andranno a rappresentare, conditi con qualche curiosità che, non solo dettagli meglio la serie ordinaria, ma renda meno denso di tecnicismi il racconto.

Fil002jpg
La contestualizzazione storica

A seguire una pagina che raccoglie un reperto (già illustrato nei post precedenti), relativo ad una cartolina d'epoca che mostra le Cartiere Milani e le inquadra nel periodo del dopoguerra, offrendo al "visitatore" un'introduzione che motiva la raccolta e l'esposizione dei valori che verranno dopo, ovvero la discontinuità qualitativa nella produzione di carta per la stampa dei valori postali.


Fil003jpg
I fogli dei valori e le indicazioni grafiche

A ruota arrivano i fogli che contengono i valori raccolti, ma con una particolarità, un'indicazione grafica ad inizio di ogni pagina, che mostra le quattro posizioni di filigrana e la relativa sigla, in modo da offrire una legenda grafica immediata a chi osserva il francobollo in casella; un secondo richiamo grafico, posto nella parte superiore di ogni valore, rappresentato da un cerchio di colore grigio, quando si faccia riferimento al francobollo stampato su carta grigia, di qualità scadente, lo stesso cerchio di colore bianco ove i dentelli siano quelli stampati su carta bianca.

In tal modo, anche all'occhio non esperto, sarà facile fare comprendere perché quei francobolli, tutti apparentemente uguali tra di loro, di fatto sono diversi, ma soprattutto in cosa essi sono differenti.

Fil004jpg
I fogli aggiuntivi a sostegno di metodologie filateliche

Ulteriori fogli, utili anche per dare un tocco di vivacità ad un insieme non particolarmente vario in termini di forma e colore, mostrano reperti relativi a missive viaggiate alle quali sono stati asportati i valori della serie Democratica (in larga parte ho utilizzato eccedenze disponibili), quanto per illustrare, attraverso la parte didascalica posta tra busta e valore, la teoria di impiegare l'annullo postale quale indicatore del tipo di carta.

Ovvero, analizzare l'annullo postale sperando che sia visibile la data. Sappiamo che la carta grigia è stata usata fino al 1946 e che già dal 1947 la produzione stava virando al bianco. Se ne desume che è assai più probabile che esemplari viaggiati in quel primo periodo siano stampati su carta grigia, fate salve però alcune eccezioni relative a tagli di uso non comune e/o a località fuori mano, dove l'uso più limitato di corrispondenze potrebbe aver fatto sì che esemplari su carta grigia fossero posti in vendita anche dopo il 1947. Ipotesi molto rara se l'annullo di partenza fa riferimento però a città capoluogo od a centri importanti.
 
Chiudo con questo breve post la mia ricerca personale sulla carta della Democratica, con l'augurio di aver offerto un contributo interessante. Chiaramente, avendo nell'esperienza appreso che sarebbe un peccato di presunzione il solo pensare di saper tutto su quanto scritto, resta apprezzabile ogni intervento che voglia correggere, smentire, ma soprattutto aggiungere ed impreziosire questa mia cronaca "di carta".

Le tre parti di questo soggetto

Bibliografia essenziale

  • Maria Chiara Ciaccheri, Didascalie museali. Scelte che fanno la differenza,     https://www.artribune.com;consultato il 15.07.2020

Riporto anche la bibliografia relativa alle prime due parti:

  • Franco Filanci, Danilo Bogoni, La serie della Ricostruzione: Democratica, Poste Italiane, 1995
  • Gianni Carraro - Luigi Sirotti, Il 100 lire della Democratica, Sassone, 2003.
  • a cura di Bruno Crevato-Selvaggi, Le Carte valori ordinarie della Repubblica, La Repubblica Italiana, Poste Italiane, 2002.
  • a cura di Franco Filanci, Il Novellario Vol. 4 Da una Repubblica all'altra, Unificato, 2017;
  • AA.VV., Museo della Carta di Amalfi, https://www.museodellacarta.it/la-carta-a-mano/ (consultato il 12.07.2020);
  • AA.VV., Museo della Carta di Fabriano, https://www.museodellacarta.com/ (consultato il 11.07.2020);
  • Giorgio Nebbia, Breve storia del riciclo, 2012, http://www.fondazionemicheletti.it/ (consultato il 12.07.2020);
  • Maurizio Tava, La carta, studio ed analisi dei processi produttivi, 2012, Provincia Autonoma di Trento.
  • AA.VV., Cartiera Sordini - Pale di Foligno, https://www.paledifoligno.it/le-cartiere-di-pale/cartiera-sordini/ (consultato il 13.07.2020);Enrico Pedemonte, Elisabetta Princi, Silvia Vicini Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale Università di Genova, Storia della produzione della carta, Rivista La chimica e l'industria, n°8 Anno 87, 2005;
  • AA.VV, La Repubblica italiana, Francobolli d'Italia, Tomo II, 1990, Bolaffi/Fabbri Editori;
  • AA.VV, Serie Democratica, carta bianca e carta grigia; Filatelia e francobolli forum, (consultato il 09.07.2020);
  • AA.VV., La carta filigranata; Pia Università dei cartai; (consultato il 12.07.2020)
  • Walter Soardi, Specializzazioni della Repubblica con filigrana a ruota; http://www.soardi.eu/45/democratica.htm, (consultato il 16.07.2020);
  • AA.VV., La filagrana ruota alata; Giandri's i miei francobolli; (consultato il 12.07.2020).