TRACCIARE LA ROTTA

La pittura si coglie con gli occhi, la musica si percepisce con l'anima, la filografia si apprezza con l'intelletto

La parola scritta
conserva il nostro sapere

Molto filosofico come inizio, non c'è che dire! Anche se, in verità, per me non è certamente l'inizio. E' semplicemente una tappa, una primavera in cui si rinfresca la propria casa. In cui si cambia il colore alle pareti. Magari con tonalità e sfumature che un tempo mai avremmo nemmeno pensato di poter utilizzare. Questo mio spazio virtuale, infatti, è mutato numerose volte nel corso degli anni. E forse continuerà a cambiare. Perché ogni primavera è diversa da quella che l'ha preceduta e da quella che verrà.

Le grandi cose si costruiscono pezzo per pezzo

Ho scelto la "parola scritta" perché in ogni momento della mia vita ha rappresentato un punto fermo, un unico comune denominatore in molto di ciò che ho fatto e credo, in quello che potrò ancora fare. Perché essa ritorna nel mio essere, nei modi di fare, nella quotidianità. Ha rappresentato un momento importante sin da quando, ancora bambino, ho iniziato a leggere quello che mi interessava veramente. E, poco dopo, anche a scriverlo.  

Prima di navigare...

in questo sito è d'obbligo per me correre ad una delle già citate primavere. Perché essa segna un nuovo punto di partenza per il fare e per il dire. Poco prima che scoppiasse la guerra in Siria, ho avuto la fortuna di visitare, con mia moglie Loretta, quello splendido Paese. Era da qualche anno che avevo ritinteggiato la mia vita, svestendo i panni del reporter di viaggio e rivestendo un camice, senza sapere ancora che lo avrei tolto di nuovo, di li a poco. 

Quel viaggio era l'occasione anche per fare alcune ricerche sulla mitologia dell'antica Mesopotamia, sulla dea Isthar, per un libro che stavo scrivendo (altro peccato di gioventù). Per quelle risposte arrivammo sino all'antica Ebla, oggi un sito archeologico, ciò che rimane di una ricca e florida città posta tra il Tigri e l'Eufrate. In questo luogo, potremmo dire, ha inizio la storia della "parola scritta". A Ebla fu ritrovata l'antica biblioteca reale, un immenso archivio con 17 mila tavolette d'argilla a caratteri cuneiformi con testi amministrativi, economici, storici, giuridici e religiosi. Tutto a partire da tremila anni avanti Cristo, l'epoca in cui l'uomo ha iniziato a conservare il suo sapere antico.
Lo racconto, non per tediare chi legge con una lezione di archeologia, ma perché questo nuovo incontro con la scrittura ha poi influenzato molto di ciò che ho fatto e che compare in questo mio spazio. E' stato un po' come ritrovare sotto un primo strato di reperti, un'ulteriore sedimentazione ed un'altra ancora. Tutte intimamente legate tra di loro, ma che nella nuova cronologia degli eventi che esse mostravano acquisivano un nuovo valore. Ho fatto come un archeologo, ho rimesso ordine tra ciò che ho fatto ieri, alla luce di ciò che ho scoperto oggi.
 

sentieri da esplorare

RITRATTO DELL'AUTORE

Tra il dire e il fare, una cronologia delle mie primavere

IL REPORTER DI VIAGGIO

Qualcosa di più sul lavoro di narratore di viaggio

PECCATI DI SCRITTURA

I miei esperimenti di scrittura creativa. Marco in libreria

FILATELIA E FILOGRAFIA

Una collaborazione sulla "parola scritta" e collezionismo

I MIEI SUGGERIMENTI DI LETTURA PIù RECENTI

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Interrogo i libri e mi rispondono

La mia biblioteca

Di recente ho sentito il bisogno, grazie anche a numerose app e piattaforme di catalogazione bibliografica, di ordinare la biblioteca personale. Un insieme di opere che conta circa 1.300 volumi cartacei, ai quali a breve si aggiungeranno ( a catalogazione completata) gli ebook presenti nel mio archivio.

Suggerimento di lettura

TEL - MARDIKH EBLA

di  Fajr Haj Muhammad
Una piccola guida archeologica al sito di Ebla, in Siria, bilingue francese italiano. La si trova rovistando in rete e racconta molto di questo sito,  la millenaria città siriana scoperta nel 1964 dall’archeologo italiano Paolo Matthiae. la missione archeologica fu interrotta  a causa dell’occupazione delle milizie irregolari dei ribelli di Al-Qaeda,  un’invasione che, tra il 2014 e il 2019, ha devastato il sito con tunnel, trincee e casermette e che ha sconvolto il terreno archeologico soprattutto nella Città Bassa del grande centro urbano antico, costruito tra il 2500 e il 1600 a.C. Gli scavi, a seguito della recente messa in sicurezza da parte del governo di Damasco, hanno ripreso dal 2023 nel  sito di Tell Mardik, a 55 chilometri a sud da Aleppo.

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Foto di apertura: Pixabay.com