Elefante a sorpresa un’indagine di Hap & Leonard. Joe R. Lansdale gioca al gatto col topo

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Avvertenza
Valutazione e recensione sono frutto del mio personale gusto individuale, delle mie preferenze letterarie, così come la valutazione che assegno. E' quindi più che comprensibile, anzi auspicabile, che molti non la pensino come
 me. Detto ciò: ogni libro è fatto per essere letto.

⭐ Sufficiente
⭐ ⭐ Più che discreto
⭐ ⭐ ⭐ Buono
⭐ ⭐ ⭐ ⭐ Ottimo
⭐ ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ Eccellente

La mia valutazione su questo libro:
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Si legge tutto d’un fiato e questo, per un racconto a mezza strada tra giallo e thriller, non è poco. La scrittura è quella dissacrante, schietta, graffiante di Joe R. Lansdale che dà vita ad un’altra delle tante indagini del suo duo Hap & Leonard diventato negli States una serie televisiva di discreto successo. In fondo una coppia quanto è più strana, tanto risulta interessante. E qui di stranezze c’è ne sono: Hap Collins è un bianco sudista che ha passato qualche anno nelle patrie galere, pugile e buon tiratore, mentre il suo migliore amico Leonard Pine, è un afroamericano gay veterano del Vietnam, dalla battuta pungente e poco avvezzo alle critiche. In quanto a curioso assortimento non fa una grinza.

Il bianco e il nero, la notte e il giorno, lo schema duale funziona. Funziona nelle battute, la cui ironia da telefilm d’azione stempera i momenti di maggiore tensione ( “tu prova a mettere la speranza da una parte e la merda dall’altra, e vedrai dove penderà la bilancia”); funziona nell’azione in una sorta di non scritta, ma vissuta divisione dei compiti, nel guardarsi a vicenda le spalle; funziona nell'alternanza dei caratteri; funziona perché si muove in uno spazio interraziale, tema quest’ultimo molto caro all’autore di “La foresta” o “Acqua buia” che ambienta questo “Elefante a sorpresa un’indagine di Hap & Leonard” (Einaudi Stile Libero, 2019) nell’East Texas sferzato da una tempesta tropicale senza eguali, sorta di tenebra nella tenebra che rende assolutamente dark questo racconto.

Senza violare la sacra regola del non fare spoiler quando si invita alla lettura di un libro, mi sento tranquillo nell’anticipare (così come la sinossi in quarta di copertina) che i nostri due protagonisti si trovano a dover prestare un soccorso inaspettato ad una donna in fuga, inseguita da minacciosi e tutt’altro che improvvisati sicari mandati dalla mafia locale ad ucciderla, non prima però d’averle mozzato la lingua. Un imprevisto di non poco conto nella vita di una coppia abituata al sibilo delle pallottole, al sangue, alla morte. Una sorta di risveglio, di ritorno inaspettato all’azione, sopito dal peso degli anni che si fanno sentire e da un nuovo corso degli affetti familiari. Il bianco e il nero possono essere i buoni, ma anche i cattivi. Eroi o antieroi, a seconda di come li si voglia inquadrare.

Quando ci pensa la legge, a raddrizzare i torti, non c’è bisogno di fare nulla. Ma non è così che vanno le cose: non sempre. E come hai detto anche tu, quando la legge è la prima a non rispettare la legge, o si rifiuta di fare il proprio dovere, è come se non esistesse più.”

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Poi c’è, nell’elenco degli interpreti protagonisti, un terzo incomodo. Che pesa. E come pesa. È la terrificante tempesta tropicale che sferza la geografia del Texas e che, in ogni scena di questo libro, recita la propria parte con la violenza della pioggia incessante che allaga le strade, inonda i campi, trasforma la terra in palude. Col fragore ed il lampo accecante dei fulmini che si mescolano a quello degli spari, con il vento che urla, soffia, spazza via anche i pensieri. In questo Lansdale si conferma un maestro e ci regala qualcosa che travalica la pratica della lettura e diventa esperienza sensoriale, tanto che ad ogni passaggio di pagina ci si ritrova spettinati, infreddoliti, zuppi d’acqua sporca e fangosa.

L’azione è ritmata da uno schema narrativo di scene che fotogrammano le vicende con una grande dinamicità. E Lansdale in questo si aiuta con capitoli brevi, talvolta fulminei, al punto che quasi pare di avere fra le mani una sceneggiatura già pronta per la macchina da presa, perfetta per i tempi della fiction televisiva. Ideale per portare sul piccolo schermo spericolati inseguimenti, un’azione sempre incalzante e al limite della legalità, una missione imprevista che si trasforma nel gioco del gatto e il topo, a tratti disperata e senza via d’uscita, ma permeata di una certa dose di moralità e di speranza all’americana. Forte l’impatto sulle vicende delle interpreti femminili che qui l’autore caratterizza molto bene, offrendo loro un ruolo tutt’altro che gregario.

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Ma veniamo a ciò che in questo lavoro della saga Hap Collins e Leonard Pine può, a mio modesto e personale parere, costituire nota dolente. Appare evidente il logorio imposto ad ogni autore che deve cimentarsi con la serialità della scrittura e con la necessità, come ho già detto, di doverla già pensare per adattamenti narrativi differenti. Ci si trova innanzi ad un libro certamente gradevole, fluido, d’azione, ma che resta sempre e solo sulla scena che la macchina da presa riprende. A parte un iniziale alone di mistero, quello che leggi vedi: non c’è (e forse a volte serve pure questo per staccare la spina e liberarsi dalle preoccupazioni quotidiane) l’impegno di doversi appuntare velati o ambigui particolari investigativi o di inerpicarsi nei ripidi sentieri di una trama gialla fatta di indizi insidiosi o molteplici supposizioni. Non c’è finale inaspettato o spasmodicamente atteso. Voi li pagate e loro fanno l’investigazione. Resta l'adrenalina offerta dalla metamorfosi che Lansdale non ci toglie: il topo può diventare un ratto e anche molto arrabbiato e imprevedibile.

Il tuo piano punta tutto sull’elemento sorpresa, giusto? Insomma, sul nostro solito elefante. Non so se sarà grossa quanto un elefante, come sorpresa, ma se stai pensando a una di quelle nostre trovate un po’ sceme ma piene di energia, ci hai preso”.


Il ciclo di Hap & Leo

Romanzi:
Una stagione selvaggia (1990) · Mucho Mojo (1994) · Il mambo degli orsi (1995) · Bad Chili (1997) · Rumble Tumble (1998) · Capitani oltraggiosi (2001) · Sotto un cielo cremisi (2009) · Devil Red (2010) · Honky Tonk Samurai (2015) · Bastardi in salsa rossa (2017) · Hap & Leonard. Sangue e limonata (2017) · Il sorriso di Jackrabbit (2018) · Elefante a sorpresa (2019).

Racconti:
Veil in visita (1999, scritto con Andrew Vachss) · Killer chili: Un'avventura di Hap e Leonard (2003) · Le iene (2011) · Una mira perfetta (2013) · Hap e Leonard e il mistero del bibliobus (2016) · Cronache dal selvaggio West (raccolta, 2020).

E inoltre: